'Un Amore per Caso' - Le Recensioni

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Alcare
view post Posted on 10/10/2006, 20:05




daBadtaste.it

Final Cut: Un amore per caso conferma la crisi di Russell Crowe

Il popolare attore è sbarcato a Roma per presentare il suo nuovo film, diretto da Ridley Scott, che in originale si intitola A Good Year. Ma Crowe, in questa scanzonata commedia, non sembra perfettamente a suo agio…

E’ incredibile pensare che, solo 5 anni fa, Russell Crowe sembrava veramente l’attore più eccitante del mondo. D’altronde, cosa dire di un interprete che in poco tempo aveva collezionato ruoli come quelli in L.A. Confidential, The Insider, Il Gladiatore, oltre a conquistare un meritatissimo premio Oscar (e sostanzialmente a perderne un altro per aver messo le mani addosso ad un regista televisivo…)? L’interprete australiano aveva tutte le qualità per essere il nuovo Marlon Brando: affascinante, bravissimo, in grado di cambiare pelle facilmente e decisamente sopra le righe. Cosa chiedere di più?

Eppure, qualcosa è andato storto. Un po’ per la pressione dei media, un po’ per certe sue scelte artistiche poco convincenti, Russell Crowe non solo non è più il divo di un tempo, ma sembra quasi diventato veleno al botteghino. La realtà non è sicuramente così triste, ma difficile pensare che il suo nuovo film, Un amore per caso (traduzione un po’ troppo romantica dell’originale A Good Year), risollevi la situazione.

Per carità, non si tratta di una pellicola orribile, anzi in diversi momenti si osserva con piacere. Ma il grosso problema di Un amore per caso è il fatto di raccontarci una storia vista e stravista diecimila volte, senza nessuna sorpresa. Il bastardo broker londinese rimarrà tale o capirà che nella vita i soldi non sono tutto? La misteriosa ragazza americana che fine farà? E il simpatico vignaiolo francese, riuscirà a conservare il suo lavoro? Se dopo dieci minuti di film non siete riusciti a rispondere a queste domande, probabilmente avete visto due pellicole in vita vostra.

D’accordo, l’originalità non è tutto, si può apprezzare anche un film che scopiazza a destra e manca, basta che sia efficace. Ma se alcune battute antipolitically correct non sono male, la visione dei diversi popoli è talvolta imbarazzante (gli stereotipi sugli americani che non capiscono il vino lasciamoli a Baricco, grazie). Così come l’ambiente finanziario sembra, più che una citazione di Wall Street di Oliver Stone, una parodia di quel film, per il modo fin troppo banale in cui vengono descritti i templi della borsa londinese.

Peraltro, la regia sembra aver visto troppi cortometraggi degli anni venti, per certe scelte decisamente azzardate e folli. Strano, perché nel film viene detto espressamente che “la cosa più importante della commedia è il timing”, ma non si può certo dire che Ridley Scott sia esperto della materia come di pellicole epiche e avventurose. E lo stesso si può dire di Russell Crowe, che ha un’aria un po’ troppo simpatica fin dall’inizio per interpretare degnamente il ruolo della ‘tenera canaglia’.

A tratti, ci sono dei momenti notevoli, come la partita a tennis che diventa quasi un match di pugilato. Ma l’impressione è che la carne al fuoco sia veramente eccessiva, tanto che alcune storie non vengono approfondite come meriterebbero (soprattutto per quanto riguarda la ragazza californiana).

Ma forse la delusione più forte è il vino. No, non quello prodotto nella tenuta di proprietà del personaggio principale, ma proprio il vino stesso. Che è soltanto un pretesto narrativo e che nella storia, a differenza di quello che si poteva pensare, ha un’importanza pressoché nulla, nonostante in conferenza stampa Crowe abbia parlato a lungo di questo argomento.

Insomma, Ridley Scott e Russell Crowe che fanno un film comico sul vino senza parlare di vino. Che abbiano tutti bevuto qualche bicchierino di troppo?

di FinalCut

*Gloria* :nerdy:
 
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Alcare
view post Posted on 11/10/2006, 11:30




da Dgmag.it

Russell Crowe un vignaiolo in 'Un Amore per Caso' 11/10/2006

Russell Crowe torna a recitare sotto la guida del regista di Ridley Scott in Un amore per caso-a good year, basato sull’omonimo romanzo scritto da Peter Mayle, che Medusa distribuirà dal prossimo15 dicembre.

Max Skinner (Russell Crowe) è un banchiere di successo specializzato in transazioni finanziarie; squalo della finanza sulla piazza londinese, Max non conosce rivali nella corsa alla conquista delle borse europee perchè il trionfo di Max è in linea con la sua filosofia di vita secondo la quale "vincere non è tutto, è l’unica cosa!".

Poco dopo il suo ultimo successo, Max riceve una brutta notizia dalla Francia: l’anziano zio Henry è morto e Max, il suo parente più prossimo, è l’unico beneficiario della sua tenuta, che include un castello in Provenza con tanto di vigna. La tenuta si chiama La Siroque, ed è il luogo in cui Henry si è dedicato alla coltivazione dell’uva negli ultimo trent’anni.

Max si reca al castello dove era solito trascorrere le vacanze da ragazzino insieme all'eccentrico zio, che non vedeva e non sentiva più da diversi anni e mentre è immerso fino al collo con le questioni burocratiche legate all’eredità, viene sospeso dalla sua società in seguito ad un’inchiesta su alcune sue transazioni finanziarie apparentemente non del tutto pulite.

Così Max comincia, suo malgrado, a sistemarsi e ad adattarsi alla vita al castello; incontra così il vecchio e fedele vigneron del castello Francis Duflot che Max ricorda dalle vacanze giovanili mentre la sua esuberante moglie, Ludivine, governante della tenuta, accoglie con molto calore Max nella sua nuova casa.

E mentre Max si rituffa nei ricordi delle passate estati, arriva all'improvviso una determinata ventenne Californiana, Christie Roberts, che sostiene di essere la figlia illegittima dello zio defunto.

I ricordi di Max e il passare del tempo risvegliano in lui emozioni e sentimenti che pensava fossero scomparsi per sempre, e che gli permettono di apprezzare nuovamente e da una nuova prospettiva la filosofia di vita dello zio Henry, e soprattutto della vita in Provenza: "non c’è nessun altro luogo al mondo in cui si può essere occupati facendo così poco e divertendosi così tanto!".

Un amore per caso-a good year è dunque una commediola buonista ma brillante, che racconta di vita, passione, rapporti tra persone e ricordi; il tutto con il vino come sottofondo che a tratti diventa protagonista e contribuisce alla storia.

A Roma per presentare Un amore per caso-a good year, Russel Crowe ha parlato del suo rapporto con il vino: "il mio rapporto col vino? Bè, prima, durante e dopo il film, è rimasto sempre lo stesso: caloroso, intimo e di grande accoglienza. Ma, a costo di sembrare terra terra, confesso che ai prodotti francesi, italiani o californiani preferisco quelli della mia Nuova Zelanda".

Regalando infine un sorriso a Roma capitale del cinema da venerdì 13: "era giusto che questa città avesse un festival internazionale e, viste anche le premesse, sono sicuro che sarà un grande successo".

*Gloria* :nerdy:
 
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manuphantom
view post Posted on 24/10/2006, 11:04




io non vedo l'ora di vedere questo film,sarà bellissimo.
 
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2 replies since 10/10/2006, 20:05   239 views
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